JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

domenica 9 dicembre 2012

Condizionamento di massa? Cosa di più aberrante se razionalizzato a processo biologico.

"<< Più bassa è la casta meno ossigeno si dà>>disse Foster.<<Il primo organo a risentirne è il cervello.Poi lo scheletro. Col settanta per cento dell'ossigeno normale si hanno dei nani. A meno di settanta, si ottengono dei mostri privi di occhi.>>
<<Che sono completamente inutili>> [...]
<<se si arrivasse a scoprire una tecnica per ridurre il periodo di maturazione, che trionfo, che beneficio per la Società!
<<Considerate il cavallo per esempio>> Essi lo considerarono.
Maturo a sei anni; l'elefante a dieci. Mentre a tredici anni un uomo non è ancora sessualmente maturo; ed è adulto solo a vent'anni. Da ciò deriva, naturalmente, il frutto dello sviluppo ritardato: l'umana intelligenza.
<<Ma nel tipo Epsilon>>disse molto giustamente Foster<<non c'è bisogno di umana intelligenza. Non ve n'è bisogno e non se n'ottiene.Ma benché la mente Epsilon sia matura a dieci anni, il corpo Epsilon non è atto al lavoro fino ai diciotto. Lunghi anni di superflua e sprecata immaturità. Se si potesse affrettare lo sviluppo fisico fino a renderlo rapido come quello di una vacca, per esempio, che enorme risparmio per la Comunità!>>
<<Enorme!>>mormorarono gli studenti. L'entusiasmo di Foster era contagioso.
Egli si ingolfò in spiegazioni tecniche; parlò dell'anormale coordinazione degli endocrini che fa sì che gli uomini crescano tanto lentamente; ammise, per spiegarla, una mutazione germinale. Si possono distruggere gli effetti di questa mutazione germinale? Si può, per mezzo di una tecnica adatta, far tornare ogni embrione Epsilon alla normalità, rappresentata dai cani e dalle vacche? Questo era il problema. E mancava poco a risorverlo. Pilkington, a Mombasa, aveva prodotto degli individui che erano sessualmente maturi a quattro anni e adulti a sei anni e mezzo. Un vero trionfo scientifico. Ma inutile dal punto di vista sociale. Degli uomini e delle donne di sei anni e mezzo erano troppo stupidi per compiere un lavoro da Epsilon. Inoltre il processo era del tipo 'tutto per tutto': non si riusciva a modificare nulla, oppure si modificava completamente. Si stava ancora cercando il compromesso ideale tra gli adulti di vent'anni e quelli di sei. Finora senza successo. Foster sospirò e scosse il capo.[...]
<< La preparazione al calore>>disse Foster. Gallerie calde si alternavano con gallerie fresche. La frescura era indissolubilmente unita al disagio, sotto forma di Raggi X non attenuati. Quando giungeva il momento del travasamento, gli embrioni avevano un vero orrore per il freddo. Erano predestinati ad emigrare ai tropici, ad essere minatori e filatori di seta all'acetato e operai metallurgici. Più tardi si farebbe in modo che la loro mente confermasse il giudizio del loro corpo. <<Noi li mettiamo nella condizione di star bene al caldo;>> concluse Foster <<i nostri colleghi di sopra insegneranno loro ad amarlo.>>
<<E questo,>> aggiunse il Direttore sentenziosamente <<questo è il segreto della felicità e della virtù: amare ciò che si deve amare. Ogni condizionamento mira a ciò: fare in modo che la gente ami la sua inevitabile destinazione sociale.>>" 
(Aldous Huxley " Il mondo nuovo/Ritorno al mondo nuovo")

Vi propongo questo testo per riflettere sugli effetti di un estremizzazione dei poteri della cultura scientifica : vivere in un mondo di burattini uniformati e plagiati, in modo che nessuno si ribelli per il mantenimento dell'ordine e della stabilità sociale e in nome del mero progresso. Lo stesso concetto di felicità cambia in nome della produzione maggiore. Per non avere cambiamenti e ribellioni, fin da bambini tutti questi "uomini" (o meglio macchine del nuovo mondo ) vengono sottoposti a  sorte di torture immorali, che li portano a convincersi che quello che il sistema dice è giusto, che li convince della felicità della loro posizione, di quanto sono fortunati nella loro società. Mi ha scioccato il fatto che ai bambini delle classe inferiori viene inculcata l'idea dell'inutilità dei libri, associando scosse, ogni qual volta vengono a loro proposti .Un panorama abbastanza macabro e cinico, che li spinge a diventare macchine senza sentimenti, non più esseri viventi. I sentimenti vengono infatti considerati negativi in questo mondo futuro. In questo modo si perde il vero concetto di vita e di uomo. Ora mi chiedo: siamo pronti a questo uragano di cambiamenti, ed abbastanza maturi per dare un limite alla nostra brama di perfezione ai fini produttivi? Discerne molto la nostra realtà da quella di Huxley? Secondo me, a livello di pensiero siamo in parte protesi a questa realtà perchè siamo uomini ed è nella nostra natura egoistica soffocare l'altro per la brama del successo .In passato non si è disdegnato un simile trattamento crudo verso la specie umana . Bisogna educare gli uomini affinchè vi sia un limite da non varcare.

Giusy Famà


3 commenti:

  1. Anche io sono rimasta sconcertata al pensiero di quei poveri neonati, che alla minima emozione provata nel vedere semplici immagini vivaci su dei libri, venivano placati e terrorizzati attraverso delle scosse elettriche. Anche secondo me è importante sottolineare il fatto che in passato all'uomo non sono state per niente risparmiate torture psicofisiche brutali e indegne, rendendo il concetto di UOMO ai minimi termini. Ed è importante soprattutto che ciò venga ricordato nel tempo per evitare di commettere gli stessi errori in futuro. Per questo ritengo e temo che in "un mondo nuovo" l'uomo potrebbe farsi sopraffare dalle cosiddette "protesi" da lui stesso create in quanto da una dipendenza, in questo caso dai "dispositivi", ne deriva sempre qualcosa di pericoloso e dannoso. A proposito di ciò fa riflettere la lezione affrontata mercoledì su "Le parole dell'etica" per i molteplici significati dati alla parola ETICA. Uno di questi che mi ha colpito molto e che centra in pieno il mio discorso è : "èthos" come vita, perché a seconda dei comportamenti o di come un individuo agisce, e delle norme e delle regole che adatta, dipende il destino e l'andamento della sua vita. La vita dipende dal modo in cui l'uomo utilizza le regole e il suo modo di implementarle. L'uomo va quindi educato , come tu stessa hai detto, a rispettare le leggi che lui stesso si serve per determinare la sua vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non pensavo che la lettura di questo libro mi coinvolgesse a tal punto! La prima parte,quella su cui anche Giusy ha focalizzato l'attenzione,è la descrizione di una catena di montaggio che produce esseri ''umani'',esseri Programmati sin dalla nascita,esseri Condizionati! Ciò che mi ha colpito maggiormente non è tanto il controllo genetico delle nascite,cosa che vedo,per fortuna,lontana dalla nostra realtà(dal momento che in Italia l'utilizzo di 'pratiche' eugenetiche risulta essere illegale) ma la maniera in cui questi individui venivano condizionati! Qualcuno decide per loro ciò che doveva attrarli e spaventarli,viene impartito loro perfino un concetto di felicità <> e ancora <> Tutti stanno bene, sono difesi da ogni dolore e dalla tristezza, non si lamentano, non hanno sentimenti, sono AUTOMI senza cervello ma ''felici''. Vorrei riflettere e far riflettere su una questione importante:come reagirebbe l'uomo moderno a tutto ciò?a cosa sarebbe disposto per garantire alla società un'eterna e universale felicità? penserebbe al bene della collettività o al proprio? Sfrutterebbe la possibilità di manipolare la massa per il suo successo? è giustificabile dire,come tu stessa hai scritto, che la brama del potere è nella natura dell'uomo? la risposta a tutte queste domande è racchiusa,secondo il mio parere,in una sola parola, Etica, come accennava Giada, la regolazione dei comportamenti umani!Siamo noi a dover prendere le distanze da comportamenti poco morali, da condizionamenti e da compromessi, solo così riusciremoad evitare ciò che Huxley 'preannuncia' per un mondo futuro

      Elimina
  2. Salve a tutti, non penso che ciò che Huxley in dettaglio descrive ( mi riferisco alla questione del condizionamento) sia qualcosa di molto lontano dal nostro tempo , non penso che sia da considerare un’utopia . Noi leggendo il libro , rimaniamo allibiti , increduli ma questa è una reazione spontanea ,penso, di chi ha un po’ di coscienza , ma non dobbiamo subito cancellare questo stupore negativo con l’idea che la situazione che viene descritta sia un qualcosa ,ripeto , che non ci appartiene. Penso invece che il mondo di cui parla Huxley , sia proprio il nostro . “ I bambini vengono sottoposti a torture immorali, che li portano a convincersi che quello che il sistema dice è giusto, che li convince della felicità della loro posizione, di quanto sono fortunati nella loro società ”….. Possiamo considerarlo un caso estremo , ma guardiamo il nostro tempo , non siamo forse anche noi dei burattini ? Siamo soggetti quotidianamente e costantemente ad un condizionamento di massa ; spot pubblicitari , messaggi subliminali , pellicole cinematografiche , slogan , libri, messaggi politici e quant’altro, che agiscono indirettamente e senza che noi c’è ne accorgiamo sul nostro conscio, sul nostro modo di ragionare , di pensare , di vivere . Noi siamo schiavi della società , schiavi dei modi di fare , schiavi di qualcuno che seduto dinanzi un PC o dietro una scrivania ,manovra le nostre menti .Ovviamente il nostro caso non è totalmente paragonabile a quello proposto nel libro ma ha molti elementi che lo rendono simile. Il lato positivo è che fortunatamente , noi uomini , in quanto esseri viventi e non macchine ,“ per ora ” ,abbiamo ancora la forza di reagire , di scegliere secondo una nostra coscienza , una nostra morale , ciò che è giusto o sbagliato . Anche per me è da considerarsi lesivo , disastroso , immorale per l’umanità qualsiasi tentativo di controllo eugenetico , di condizionamento estremo sin dalla nascita , di programmazione sistematica della personalità di un essere umano , di costruzione di una società perfetta , perché in tal caso , non sarebbe più “ Bios ” , non ci sarebbe più libertà di intendere e di volere , ma una forma legalizzata e mascherata di schiavitù ; d’altro canto c’è l’egoismo che condiziona fortemente le azioni dell’uomo in ogni ambito e se davvero l’uomo non riuscisse più a trovare il controllo, a prendere le distanze da comportamenti poco morali, da condizionamenti e da compromessi, come scrive Eva , la situazione potrebbe solo peggiorare , viceversa se escludesse atteggiamenti egoistici dalla sua vita , se smettesse di porre se stesso al di sopra ogni cosa o di ogni persona , allora potremmo tendere verso un mondo migliore anche se tale proposito, a mio avviso, ha come riflesso una sola parola : Utopia !

    RispondiElimina