martedì 18 dicembre 2012
Scrivo solo ora perché ho avuto qualche problema nel capire come si pubblicassero le nostre riflessioni.In aula stiamo affrontando diverse tematiche che riguardano noi giovani sempre più da vicino. Vorrei partire da un'esperienza che mi è capitata giorni fa... Mi trovavo nella sala d'attesa di un ospedale; a pochi passi da me vidi una vetrata ;dietro di essa vidi dei visini dallo sguardo penetrante, osservai in quegli occhi il desiderio di gridare la voglia di vivere e allo stesso tempo la consapevolezza di ciò che stava loro accadendo, di ciò a cui sarebbero andati incontro. Una vita priva di giochi all'aria aperta, di un contatto con altri migliaia di bambini al di fuori di quella maledettissima e cupa stanza. Questi bambini erano malati di leucemia!!!!!!!!!Dall'altra parte, invece, entrò una donna con in grembo un bimbo. Vidi non le due ma le tre facce della vita nell'arco di 1omin. Queste facce erano : la vita, la morte, la malattia .Pensai al perchè di tutto questo , perchè mai si deve levare ad un bambino così piccolo la gioia di vivere, la gioia di diventare adulto di "assaporare" i lati belli della vita. Un bimbo di soli quattro, cinque anni destinato al 90% dei casi a morire. Perchè la ricerca non riesce ad andare avanti? Perchè è tanto difficile poter aiutare chi è malato?Perchè gli è impedito VIVERE!!! Cos'è quel qualcosa che dà la vita e allo stesso tempo può toglierla. Cos'è la vita?!?Chi lo sa, noi ci siamo ma forse non dovremmo esserci; atomi , molecole, scienza, religione nessuna di queste cose ancora riesce a darci una risposta. Tutto questo, cosa certa , deriva dalla natura. Lei è e non è allo stesso tempo buona e cattiva, affabile e fredda, affascinante e ripugnante . Bisogna anche ammettere che è l'uomo che distrugge la natura ;prima la contamina dopo la disprezza. E' fatto certo ormai che la natura sicuramente è qualcosa più grande di noi, c'è anche se non si vede nella sua grandezza. Ma forse perchè è l'uomo stesso che non riesce a guardare oltre. Mi è piaciuto molto un esempio fatto dal nostro prof. a lezione a riguardo della natura egli disse a noi studenti di mettere un dito davanti il nostro naso e ci chiese cosa riuscivamo a vedere, la risposta è semplice: nulla o meglio un qualcosa di molto sfuocato. Allo stesso modo la natura che come già detto c'è ma non si vede .La natura è dentro ognuno di noi, è nell'H2O che beviamo, nella CO2 che respiriamo, nelle bellezze che noi ammiriamo .La "superiorità" dell'uomo spesso non vuole andare oltre quel dito. Vede solo quello fa comodo ,l'uomo "ammira" solo ciò che piace vedere. Credo che questo grande dubbio rimarrà ancora per molto tempo irrisolto. Noi futuri ricercatori forse prima o poi riusciremo a risolvere il grande quesito dell'esistenza. La scienza però deve in tutti i modi dare a tutti noi un contributo per aiutare tutti quei visini che hanno bisogno della scienza per vivere. La scienza non deve pensare solo al proprio profitto bensì la scienza DEVE assolutamente essere un bene per tutti gli uomini. La scienza ha il compito di trovare i dispositivi adatti per l’uomo e non deve assolutamente badare all’interesse personale ed economico. Perché il compito di noi futuri ricercatori ,a mio parere, è vedere la ricerca come una missione verso coloro che hanno bisogno di noi. Perché potremmo essere proprio noi stessi ad aver bisogno della scienza stessa .Infine , penso sia molto importante ogni tanto riflettere su ciò che abbiamo intorno perché giusta o sbagliata che sia noi dobbiamo lottare sempre per la VITA.
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Condivido pienamente ciò che ha scritto Maria, la scienza è "una missione", dobbiamo finanziarla fino al massimo delle nostre possibilità, dobbiamo sfruttare a pieno l'intelligenza degli scienziati ma rispettare i limiti imposti dalla società e dalla nostra coscienza. Ingegno e libertà di ricerca- come dice Rita Levi Montalcini- è quello che distingue l'Homo Sapiens da tutte le altre specie! I progressi della scienza sono le manifestazioni più elevate dell'ingegno umano!
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