JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

mercoledì 28 novembre 2012

Lo stato e i privati nella ricerca scientifica.

In seguito alla discussione di martedì 27 novembre ho deciso di condividere il mio pensiero, già espresso in parte in aula, sulla domanda: Ricerca pubblica o ricerca privata?
Sono convinta che il finanziamento alla ricerca deve essere parte integrante del bilancio di ogni nazione, l'investimento pubblico è fondamentale per garantire la ricerca fine a se stessa, ovvero "la ricerca per la ricerca" che libera la passione e l'immaginazione di chiunque metta a disposizione le proprie conoscenze e il proprio sapere per la comunità. Ma cos'è successo in Italia negli ultimi anni? Mentre gli altri paesi continuavano ed aumentavano i loro investimenti in innovazione e ricerca, in Italia  i fondi dedicata ad essa sono stati modestissimi. La ricerca scientifica non è una spesa, è un investimento a lungo termine. Purtroppo i tempi necessari sono lunghi. Nel momento in cui lo Stato non finanzia, possiamo assistere inermi al blocco delle assunzioni? Ricordo che ciò ha portato all'aumento dell'età media dei ricercatori, in Italia è la più alta al mondo! Possiamo assistere inermi  alla fuga dei cervelli che rallenta il progresso culturale, tecnologico ed economico del Paese? Davanti a questi dati, permettetemi di dire, per fortuna che ci sono i privati! Il privato investe, produce, guadagna e genera lavoro. Una parte di questo profitto verrà reinvestito e nuove ricerche potranno essere finanziate. Il profitto, la competizione, il confronto possono a mio avviso stimolare la ricerca.
In ambito pubblico o privato bisogna comunque sviluppare una mentalità giusta per la ricerca scientifica, bisogna sottostare sempre e comunque ad un'etica religiosa, laica e sociale.

6 commenti:

  1. Condivido pienamente quello che hai scritto! e voglio aggiungere che, data la nostra situazione attuale, sono d'accordo con chi decide di andare all'estero per far valere, far notare e soprattutto apprezzare le proprie capacità e abilità. Perché se in Italia non si cambia mentalità, ci ritroveremo sempre in questo stato!

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  2. Salve a tutti,volevo spendere due parole sulla discussione:"privato-pubblico".E vorrei "in primis" distaccarmi dall'idea: privato= solo profitto,pubblico=disponibilità.Non dimentichiamoci della disponibilità e del servizio che anche il privato mette a disposizione della gente.Alcuni hanno dimenticato o non si sono accorti dei tagli economici fatti alla sanità che ha avuto come conseguenza un processo di "aziendalizzazione" del pubblico,e questo si che deve alimentare in noi una rivoluzione come gridavano Babeuf e soci.E non soffermarci a pensare a classificare il lavoro in categorie,ma come diceva l'amato Ficht:"distribuire equamente il lavoro". Bisogna pensare a una sanità,pubblica o privata, che soddisfi le richieste e aiuti le persone e una sanità a disposizione della gente....

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  3. salve a tutti volevo anche io dare e far sapere la mia opinione riguardo la ricerca pubblica o privata. credo che sia la pubblica e la privata per lavorare abbia bisogno di profitti e sopratutto delle persone valide disposte a lavorare su questo ambito per poter trovare un rimedio,una cura per poter sconfiggere le gravi e numerose malate presenti in questa epoca..penso che non c'è nessuna distinzione tra le due in quanto entrambe dovrebbero lavorare per lo scopo elencato qui sopratutto.credo inoltre che la ricerca privata a mio parere non la vedo molto seria e vedo molto più seria la pubblica in quanto essa è molto più controllata.

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  4. Buongiorno a tutti, volevo intervenire su questa discussione per distaccarmi un momento dal tema centrale che rappresenta. Volevo far notare una parte del articolo che in qualche modo mi ha particolarmente colpito: "Anche se conosco poco la situazione italiana – dice Venter -, il problema della ricerca nel vostro paese non credo sia la Chiesa. So che la Chiesa, e in generale le religioni, cercano di aiutare le persone a scoprire il significato della loro vita. E questo compito è positivo per ogni società. Più che nella Chiesa, dunque, il problema credo risieda,[...]in gruppi religiosi che tendano a influenzare ideologicamente la società e quindi anche la ricerca scientifica che la società vuole proporre" .
    La ricerca sia pubblica che privata seppur con metodi diversi cercano di dare il loro contributo alla società scientifica,ma oltre all'ostacolo economico che imperversa, non c'è anche un ostacolo fatto di principi religiosi e ideologici? Tempo fa durante la lezione c'è stata un osservazione "Lo scienziato ricerca per paura", Lo scopo della ricerca è quello di porre fine a questa così detta Paura e di allontanarsi dalle superstizioni che ancora esistono nella nostra società.

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  5. Letti i commenti non riesco a dare una risposta a una domanda che mi sorge spontanea.... Cosa significa e perché la ricerca privata non è seria mentre la pubblica è controllata????

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  6. Letti i commenti non riesco a dare una risposta a una domanda che mi sorge spontanea.... Cosa significa e perché la ricerca privata non è seria mentre la pubblica è controllata????

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