Settore: M-FIL/03
Periodo: II Semestre
Crediti: 4
Insegnamento: Bioetica
Docente: Luca
Lupo
Argomento: Elementi
di Bioetica di etica deontologica e della ricerca scientifica
Data di inizio corso:
Martedì, 6 novembre 2012
Data di fine corso: Mercoledì,
16 gennaio 2013
Descrizione del corso
Il corso si propone di fornire alcuni elementi
fondamentali di orientamento nel campo della bioetica, dell’etica della ricerca
scientifica e dell’etica deontologica che dovrebbe caratterizzare la pratica
professionale. Saranno oggetto del corso soprattutto temi problematici e significativi
per i futuri operatori nell’ambito delle scienze e delle tecniche biologiche.
In particolare, le implicazioni etiche della genetica e di ogni forma di
manipolazione dei e di intervento sui processi vitali. Gli studenti saranno
invitati a confrontarsi con i dilemmi morali legati alle sempre nuove
acquisizioni della ricerca scientifica, alle conseguenze etiche che tale
ricerca comporta per le sue ricadute sulla vita quotidiana e sull’attività
professionale degli aspiranti operatori. Il confronto avverrà anche attraverso
l’esame di situazioni simulate, narrate, immaginarie o reali, e di esempi di
casi concreti tratti dalla attualità.
La finalità didattica essenziale e l’ambizione del
corso è dare avvio a un processo di integrazione in cui la competenza
tecnico-specialistica nell’esercizio della professione e della ricerca si
accompagni allo sviluppo di una etica laica della responsabilità basata sul
rispetto del fattore umano e sull’affinamento di una specifica sensibilità e
attenzione nei confronti del vivente e dell’ambiente-mondo nel suo complesso:
ambiente-mondo come casa comune della quale facciamo parte, che ci precede, ci
ospita, e costituisce la condizione di possibilità della nostra stessa
sopravvivenza.
Le lezioni si svolgeranno, nella misura del possibile,
in forma partecipata e gli studenti saranno di volta in volta chiamati a
portare i loro contributi argomentati in forma orale o eventualmente scritta su
esperienze, conoscenze e opinioni individuali che riguardino i temi del corso.
Bibliografia
Giovanni Fornero, Bioetica
cattolica e bioetica laica, Bruno Mondadori, Milano 2009 (parti scelte).
Eugenio Lecaldano, Bioetica.
Le scelte morali, Laterza, Bari Roma 2009 (parti scelte).
Luca Lupo, Filosofia
della serendipity, Guida editori, Napoli 2012, pp. 1-51.
Maurizio Mori, Manuale
di Bioetica. Verso una civiltà biomedica secolarizzata, Le Lettere, Firenze
2011. (Parti scelte).
l'uomo spesso e volentieri, come disse freud, è ''spettatore seduto in un angolo'' nei confronti di una natura che lo spaventa e che lo TURBA.. spero che i biologi di domani, me compresa,ma in generale gli uomini di ricerca, che sia essa scientifica o filosofica, sappiano capire davvero che la natura fa parte di loro stessi e che le ricerche che si fanno non devono essere fatte per paura ma solo per aiutare il prossimo, senza superare i limiti che, in una società come la nostra, sono necessari ed utili.
RispondiEliminahttps://docs.google.com/document/d/1-RkDZQoEQE6pZDHZspAptrzE1WHSCCzwFLqC440OomQ/edit
RispondiEliminaPenso che la freddezza dei rapporti umani,sia dovuta ad un senso d noia,che porta l'individuo a vivere il proprio tempo come lavoro spesso stancante e non appagato,la visione della vita in prossimità della morte,fa si che l'uomo si rifugi nella religione per spiegare e "prevenire" le disgrazie che la natura inevitabilmente manifesta.è un senso d inettitudine,che a mio riguardo è superabile solo attraverso la presa di coscienza del proprio stato, tramite la scienza, in quanto il progresso scientifico non è solo prevenzione ma anche consapevolezza.L'uomo non deve temere la natura poiché egli ne è parte.
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