JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

martedì 6 novembre 2012

Programma di Bioetica per SMFN


Settore: M-FIL/03
Periodo: II Semestre
Crediti: 4
Insegnamento: Bioetica
Docente: Luca Lupo
Argomento: Elementi di Bioetica di etica deontologica e della ricerca scientifica
Data di inizio corso: Martedì, 6 novembre 2012
Data di fine corso: Mercoledì, 16 gennaio 2013

Descrizione del corso
Il corso si propone di fornire alcuni elementi fondamentali di orientamento nel campo della bioetica, dell’etica della ricerca scientifica e dell’etica deontologica che dovrebbe caratterizzare la pratica professionale. Saranno oggetto del corso soprattutto temi problematici e significativi per i futuri operatori nell’ambito delle scienze e delle tecniche biologiche. In particolare, le implicazioni etiche della genetica e di ogni forma di manipolazione dei e di intervento sui processi vitali. Gli studenti saranno invitati a confrontarsi con i dilemmi morali legati alle sempre nuove acquisizioni della ricerca scientifica, alle conseguenze etiche che tale ricerca comporta per le sue ricadute sulla vita quotidiana e sull’attività professionale degli aspiranti operatori. Il confronto avverrà anche attraverso l’esame di situazioni simulate, narrate, immaginarie o reali, e di esempi di casi concreti tratti dalla attualità.
La finalità didattica essenziale e l’ambizione del corso è dare avvio a un processo di integrazione in cui la competenza tecnico-specialistica nell’esercizio della professione e della ricerca si accompagni allo sviluppo di una etica laica della responsabilità basata sul rispetto del fattore umano e sull’affinamento di una specifica sensibilità e attenzione nei confronti del vivente e dell’ambiente-mondo nel suo complesso: ambiente-mondo come casa comune della quale facciamo parte, che ci precede, ci ospita, e costituisce la condizione di possibilità della nostra stessa sopravvivenza.
Le lezioni si svolgeranno, nella misura del possibile, in forma partecipata e gli studenti saranno di volta in volta chiamati a portare i loro contributi argomentati in forma orale o eventualmente scritta su esperienze, conoscenze e opinioni individuali che riguardino i temi del corso.
Bibliografia
Giovanni Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, Bruno Mondadori, Milano 2009 (parti scelte).
Eugenio Lecaldano, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Bari Roma 2009 (parti scelte).
Luca Lupo, Filosofia della serendipity, Guida editori, Napoli 2012, pp. 1-51.
Maurizio Mori, Manuale di Bioetica. Verso una civiltà biomedica secolarizzata, Le Lettere, Firenze 2011. (Parti scelte).

4 commenti:

  1. l'uomo spesso e volentieri, come disse freud, è ''spettatore seduto in un angolo'' nei confronti di una natura che lo spaventa e che lo TURBA.. spero che i biologi di domani, me compresa,ma in generale gli uomini di ricerca, che sia essa scientifica o filosofica, sappiano capire davvero che la natura fa parte di loro stessi e che le ricerche che si fanno non devono essere fatte per paura ma solo per aiutare il prossimo, senza superare i limiti che, in una società come la nostra, sono necessari ed utili.

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  2. https://docs.google.com/document/d/1-RkDZQoEQE6pZDHZspAptrzE1WHSCCzwFLqC440OomQ/edit

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  3. Penso che la freddezza dei rapporti umani,sia dovuta ad un senso d noia,che porta l'individuo a vivere il proprio tempo come lavoro spesso stancante e non appagato,la visione della vita in prossimità della morte,fa si che l'uomo si rifugi nella religione per spiegare e "prevenire" le disgrazie che la natura inevitabilmente manifesta.è un senso d inettitudine,che a mio riguardo è superabile solo attraverso la presa di coscienza del proprio stato, tramite la scienza, in quanto il progresso scientifico non è solo prevenzione ma anche consapevolezza.L'uomo non deve temere la natura poiché egli ne è parte.

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