JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

domenica 27 gennaio 2013

Aktion T4: per non dimenticare!



Difendere la razza ariana dalla degenerazione e favorirne la crescita! è questo il motto nazista. ‘Il dovere impone quindi lo studio di ogni possibilità - anche remota - in grado di far compiere passi in avanti verso questo obiettivo’.
Aktion T4 fu il nome dato, dopo la seconda guerra mondiale, al Programma nazista di eutanasia che sotto responsabilità medica prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche, inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche ,al fine di attuare l’ ‘igiene razziale’ argomento assai diffuso nella Germania del tempo.
Le prime vittime della << pulizia biologica >> sono stati i disabili tedeschi all'interno del piano di eutanasia, lo scoppio della guerra offrì  agli scienziati l'occasione di occuparsi delle "razze inferiori": degli ebrei, degli zingari, degli slavi.
Un incredibile "materiale umano" diviene improvvisamente disponibile per poter dimostrare sul campo le teorie genetiche che gli scienziati nazisti  avevano elaborato.
L'idea nazista di eugenetica è riassunta nelle parole di Heinrich Wilhelm Kranz (1897-1945) direttore dell'Istituto di Eugenetica dell'Università di Giessen: "Esiste un numero assai elevato di persone che, pur non essendo passibili di pena, sono da considerarsi veri e propri parassiti, scorie dell'umanità. Si tratta di una moltitudine di disadattati che può raggiungere il milione, la cui predisposizione ereditaria può essere debellata solo attraverso la loro eliminazione dal processo riproduttivo".  Il primo passo verso l'attuazione del piano di eutanasia si ebbe nel 1933 con l'emanazione della "Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie". La legge del 1933 di fatto autorizzava la sterilizzazione forzata delle persone ritenute portatrici di malattie ereditarie. Si stima che l'esecuzione del programma sia costata la vita di oltre 200.000 persone.
In un giorno come oggi, è importante ricordare  e riflettere su come i concetti di eugenetica ed eutanasia furono utilizzati nel clima nazista, in cui si applicavano nel totale rispetto delle leggi. Si può giustificare questo orrore?  Può il ricordo scuotere le coscienze di quanti, oggi, considerano l’uomo mero oggetto di sperimentazione?

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