I crimini della scienza.
A pochi giorni dalla commemorazione della Shoah tutti abbiamo il dovere di ricordare
gli orrori compiuti da medici e scienziati perchè lo sterminio nazista fu
pensato e messo in atto nella nostra società moderna. Venne pianificato il
genocidio ricorrendo alle armi più potenti costruite grazie allo sviluppo della
scienza. Non è la scienza in sé o il progresso a costituire un
pericolo , piuttosto la sua strumentalizzazione, l’uso che se ne fa di questa,
il vero pericolo è la mente umana. I progetti di igiene della razza sono stati
ispirati dal darwinismo, dall’ eugenetica e dal razzismo imperialista. Il
partito, l’esercito, la burocrazia, i medici e l’industria costruirono una vera
e propria macchina della distruzione. I procedimenti tecnici per ottenere uno
sterminio efficace furono studiati e preparati in laboratorio da medici, coloro
che in realtà dovrebbero ridarti la vita. Laboratori inaccessibili dall’esterno
dentro i quali si svolgevano crimini atroci. I medici tedeschi agivano tutti
allo stesso modo con perfetto disprezzo della vita umana. Essi consideravano i
deportati non come uomini, ma unicamente come materiale biologico. Nei campi di
concentramento erano disponibili cavie umane in assenza totale di limiti
morali.
Tanti furono gli esperimenti, sterilizzazione con raggi x e per mezzo di
farmaci , inoculazione di ceppi di virus coltivati. Uno dei tanti scopi
era quello di arrivare alla formulazione ed alla produzione di vaccini, diversi
furono gli esperimenti di inseminazione artificiale. Venivano
tagliate parti di muscoli, nervi ed ossa e studiato il processo rigenerativo.
Arrivarono a sostituire clavicola e scapola di una prigioniera con quelle di
un'altra. Furono effettuati innesti incrociati di osso fra sorelle per
verificare la rigenerazione fra consanguinei. Trasfusioni tra prigionieri di
gruppo sanguigno diverso per studiarne gli effetti mortali e tanti altri
ancora.
Nel Terzo Reich ero lo Stato ad esercitare il diritto di vita o di morte
sui suoi cittadini, inoltre i deportati erano persone condannate a morire,
pertanto non si stava procurando loro alcun danno. Lo Stato aveva il potere
della scienza e del progresso, lo stato controllava la ricerca e lo sviluppo
Alcuni affermano che dopo il processo di Norimberga, in seguito al
turbamento provocato da questi crimini nazisti nasce la Bioetica e si è dato
via al processo che ha portato alla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo”.
Prima del 1948 non erano ancora noti i diritti umani, la dignità umana, il
diritto alla vita, i diritti fondamentali di ogni uomo?
Io ho avuto la fortuna di vedere tre anni fa i campi di concentramento in
Polonia, un’esperienza unica che è difficile raccontare e spiegare, tante sono
le emozioni che ancora oggi a distanza di anni affiorano. Vedere con i miei
occhi ciò che l’umano è stato capace di costruire, entrare in quella sale
anguste, in quei laboratori, in quei campi dove ancora oggi è vivo l’odore
della carne bruciata è stato qualcosa che mi ha segnato e turbato e
profondamente. Dobbiamo riflettere su ciò che è stato fatto e ciò che di
peggiore possiamo fare in futuro se al progresso della scienza non viene
affianchiamo un corretto uso della ragione. Tante e forse troppe volte la
scienza ha superato e continua a superare i limiti, tante e troppe volte
abbiamo ridotto la scienza a merce generando disastri e tragedie.
Milena Perrone
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