JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

domenica 13 gennaio 2013

considerazioni circa l'aborto

Buongiorno a tutti, oggi studiando sul manuale di bioetica scritto da Maurizio Mori mi sono imbattuto nel difficile e scottante argomento dell'aborto. Parto dal fatto che voglio fare una considerazione mia personale perché essendo un blog posso esprimere le mie idee e convinzioni. Inizialmente l'autore del testo mi aveva chiesto di non partire prevenuto sull'argomento, cosa per me molto difficile essendo cristiano cattolico e quindi avendo una mentalità e un pensiero coerente con questa religione, ma nonostante tutto sono riuscito a non partire prevenuto cercando di leggere questo capitolo in modo distaccato. Questo di certo non ha cambiato le mie idee e le mie convinzioni, non voglio iniziare una polemica perché so benissimo che ci sono tante persone contro l'aborto e tante altre a favore perciò vi chiedo di non prendere questo post come un attacco personale al vostro pensiero, come io rispetto il pensiero altrui mi piacerebbe che anche voi rispettaste il mio e di quelli che la pensano come me. In questo argomento la cosa che mi ha colpito di più negativamente fin dalle prime pagine è  l'inganno tremendo in cui l'uomo cade, ovvero la distinzione tra embrione e feto. Per me la cosa è alquanto sconcertante e onestamente anche illogica, noi che studiamo biologia/biotecnologia sappiamo che siamo dentro ad un ciclo ontologico dove nasciamo,cresciamo ci riproduciamo e moriamo, quindi il bambino per ragioni ovviamente biologiche deve passare da uno stato embrionale per poi passare a quello fetale e pian piano crescere quindi non ha senso dire che se l'aborto avviene nelle prime otto settimane in cui l'organismo è allo stato embrionale non è omicidio e invece dopo quando si trova allo stato fetale invece poi si tratta di omicidio. Per me questo discorso non ha senso per me è sempre omicidio in quanto metti fine ad una vita. Non mi voglio dilungare troppo spero che voi tutti abbiate capito il senso del mio discorso, vi volevo far riflettere su una cosa: immaginate se vostra madre avesse abortito e quindi voi non sareste mai nati...qualcuno vi avrebbe privato della vostra esistenza per un solo atto di egoismo. ciao a tutti.

6 commenti:

  1. Parlando da Cattolica Cristiana che frequenta regolarmente la Chiesa e volendo rispettare le tue opinioni in quanto sono d'accordo che riguardo qualsiasi argomento ognuno è libero di pensare sia più giusta una cosa rispetto ad un'altra volevo esprimere le mie considerazioni senza attaccare nessuno.
    Premesso ciò volevo semplicemente precisare che, certo l'aborto anche fatto nelle prime otto settimane può essere interpretato come un omicidio così come possiamo interpretare omicidio l'aborto di un bambino ormai formato, però proviamo a metterci anche un pò dall'altra parte.
    Non sempre le ragioni che spingono una donna a prendere questa decisione sono ragioni puramente egoistiche. Diventare madri è , per le donne, quasi sempre, uno dei desideri più ambiti nel corso della nostra vita ( ma non trascuriamo anche qui le eccezioni) , ma proviamo a pensare a quelle donne che, ad esempio vittime di molestie, si ritroverebbero a dare alla luce un bambino che, la luce, la ha tolta dai loro occhi nel momento in cui è stata violentata. E' giusto costringere una donna a dover pensare sempre a quell'avvenimento, magari avendo anche il terrore che quel bambino possa diventare come il "padre" ??
    In questo caso, forse, l' "omicidio" durante la fase embrionale sembrerebbe leggermente "meno grave".
    E questo è solo uno dei tanti esempi che potrebbero essere riportati.
    In ogni caso rispetto la tua opinione poichè è in parte condivisa anche da me, ma vorrei che un pò tutti cercassero di guardare anche l'altro lato della medaglia così come ho imparato anche io nel corso degli anni. :-)

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  2. Parto col dire che rispetto la decisione di entrambi..sicuramente chi è cattolico e contro l'aborto. Ma penso che comunque sia una questione molto più delicata..bisogna trovarsi nella situazione per essere in grado di dire ciò che è veramente giusto o meno. Sicuramente il tutto parte da un gesto di puro egoismo ma ogni donna che decide di abortire ha delle ragioni..pensate un pò a quante donne decidono di perdere il bambino perchè non hanno la possibilità di mantenerlo e pertanto non possono assicurargli un domani! E poi quanti casi ci sono oggi di ragazze che già a 13 sono in attesa? Non è così che si cresce un figlio..

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    1. Certo sono d'accordo anche io con te, solo che mi viene da pensare all'ultima frase. La ragazzina di 13 anni che rimane incinta:
      se ha subito violenza rientra nel caso di cui ho discusso nel commento precedente;
      se xò non dovesse essere così le cose a farmi rabbrividire (indipendentemente dal fatto di essere Cristiana o meno) sono due: 1. una ragazzina di 13 anni che fa sesso è un fatto sconcertante di per se perchè a 13 anni una ragazza non dico che deve ancora giocare con le bambole, ma sicuramente deve interessarsi ad altro; 2. una volta che ti accingi a fare del sesso anche se a 13 anni nel 2013 ci sono talmente tante di quelle pratiche denominate anticoncezionali (sempre non condivise dalla Chiesa, ma questo per farVi capire che non mi sto mettendo in una posizione di Credente o meno) che, se per tua ignoranza o comunque per tua scelta, hai deciso di non usare nel momento in cui rimani incinta non concepisco nemmeno un po il motivo per il quale quella povera Creatura che da allora in poi porti in grembo deve soffrire, deve rimetterci la vita e deve MORIRE per una tua superficialità..( in poche parole ti sei vista i fatti tuoi, ti è piaciuto però siccome sei incinta ammazzi il bambino perchè tu non lo vuoi, quando potevi benissimo pensarci prima!)
      Questi sono i casi in cui per mia, forse anche insignificante, opinione non riesco a concepire l'aborto. Un bambino che paga con la sua vita la superficialità di una madre che "madre" non può essere chiamata!

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    2. I cattolici, hanno sempre considerato la vita come un dono da parte di Dio all'uomo. In questi casi l'aborto è considerato un omicidio, quindi peccato mortale.
      Ho letto i vostri commenti e in alcuni casi sono d'accordo con voi,perchè 2 persone devono essere consapevoli di ciò che fanno, bisogna pensarci prima e metterci più testa invece di demoralizzarsi dopo e cercando in tutti i modi di abortire. Poi ci sono i casi in cui il feto risulta con delle malformazioni e si decide di tenerlo o meno, se si ha tutta la forza e l'impegno di crescerlo, allora lo si metterà alla luce!!
      In alcuni casi posso essere favorevole all'aborto se si riesce ad accorgersene in tempo e non si ha la possibilità di mandare avanti una gravidanza.
      L'aborto è una cosa da non sottovalutare,è pur sempre della vita di un essere umano che stiamo parlando.




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    3. Si sicuramente non è giusto che una vita innocente paghi per una mancanza o meglio come dici tu per una superficialità..Ma pensandoci bene! Questa ragazzina, proprio perchè alla sua età dovrebbe fare altro,non ci ha pensato prima,diciamo così,non può a mio parere un bimbo soffrirne di questa situazione..sarebbero comunque i genitori di lei a farlo crescere.. Anzi a farli crescere(includo anche la ragazza perchè nn credo abbia tutto maturità).

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  3. Anche io la penso come voi ed anche io essendo Cattolica Cristiana condivido il fatto di non essere favorevole all'aborto! Però capisco anche le donne che vogliono abortire per vari motivi, che siano essi di natura economica, di salute del nascituro o ancora se si ha subito molestie. Non credo che una donna abortisca per puro egoismo perché, come dice la mia collega Liliana, dare alla luce un bimbo sia la cosa più bella del mondo! La Chiesa Cattolica afferma che l'aborto volontario equivale ad un omicidio ed è considerato un peccato mortale gravissimo. La Chiesa secondo il mio parere però parte prevenuta perché non sa cosa c'è dietro al gesto fatto dalla donna. Ognuno è libero di pensare e fare come vuole, una persona che abortisce sa solo lei il motivo per cui l'ha fatto!

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