inzialmente leggendo il libro IL MONDO NUOVO/ RITORNO AL MONDO NUOVO mi sono subito accorta della personalità di Bernardo Marx... egli appariva diverso dal resto degli altri, capace di provare sentimenti e di vedere le cose in maniera differente.. ma continuando la mia lettura, l'attenzione è caduta sulla figura del selvaggio John per il quale la tecnologia, la privazione dei sentimenti, il metodo Bokanovsky e l'utilizzo del soma apparivano mostruosamente estranee e inconcepibili... egli stesso infatti proprio al governatore mustafà mond riguardo a ciò che impediva loro di vivere una vita perfetta dice:
"ve ne siete sbarazzati, già è il vostro sistema. sbarazzarsi di tutto ciò che non è gradito, invece di imparare a sopportarlo. resta a sapere se è spiritualmente più nobile subire i colpi e le frecce dell'avversa fortuna, o prendere le armi contro un oceano di mali e opporsi ad essi fino alla fine... ma voi non fate nè l'una nè l'altra cosa. voi nè sopportate nè affrontate. abolite semplicemente i colpi e le frecce. é troppo facile."
è troppo facile sfuggire dai problemi, dagli ostacoli piuttosto che affrontarli... perchè farlo ci costringe a fare i conti con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda..
"dove ci sono guerre, dove ci sono giuramenti di fedeltà condivisi, dove ci sono tentazioni a cui resistere, oggetti d'amore per i quali combattere o da difendere, là certo la nobiltà e l'eroismo hanno un peso" dice il governatore mustafà al selvaggio...
la nobiltà e l'eroismo, al giorno d'oggi, risiedono nell'animo di pochi.. di quei pochi che prendono di petto qualsiasi situazione gli si ponga davanti e la affrontanto con coraggio..
ciao Fede, sono molto d'accordo con te.Noi uomini cerchiamo sempre di sfuggire alle evidenze. Il mondo nuovo vuole mostrare una realtà dove ognuno non conosce sofferenza, dolore, malattia, sentimenti, amore, morte. La morte anch'essa vista come un qualcosa che non porta sofferenza all'uomo. Il selvaggio prova sofferenza alla morte della madre, piange... ma nessuno riesce a capire il suo stato d'animo. Nel mondo nuovo tutti sfuggono alla realtà. Da un lato forse sarebbe bello non provare sentimenti come il dolore verso una perdita di un caro, verso la malattia di una persona a cui siamo attaccati ma se non ci fossero i sentimenti noi non potremmo conoscere l'amore, lo stare bene con una persona in poche parole tutto ciò che di bello ha in parte la vita.
RispondiEliminaesatto maria...ciò che ho scritto include tutte le persone.. anche quelle di scienza.. é facile arrendersi al primo ostacolo... la cosa più difficile è continuare a lottare... lo ha fatto Rita Levi Montalcini, lo ha fatto piergiorgio Welby e tanti altri come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.. vedi per tanti aspetti una società come quella descritta da huxley farebbe gola a chiunque.. niente sofferenza nè solitudine... ma per vivere davvero dobbiamo sperimentare tutte queste cose e dobbiamo anche lottare perchè niente deve essere dato per scontato!!!!!
RispondiElimina