JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

giovedì 17 gennaio 2013

Disegno intelligente, riflessioni....

Ieri a lezione abbiamo parlato di Intelligent Design un"movimento" se così lo si può chiamare,che mette in discussione la teoria dell'evoluzione di Darwin.Coloro che aderiscono a questo pensiero pensano che ci sia stato un progettatore dell'universo e codesto sia Dio . L'Intelligent Design non  ha avuto mai prove certe che questo sia effettivamente così però in America il 60% delle persone crede in questo "mito", solo il 40% crede alla teoria dell'evoluzione. Questo è un dato allarmante!!!!!!!!!!Come si può negare l'evidenza....Si parla di complessità irriducibile, non si può ridurre alla semplicità del caso. Un altro aspetto che mi ha colpita è stato il fatto che nei dibattiti tenuti in alcune delle trasmissioni Americane, se il confronto avviene fra un genetista ed un "membro" dell'intelligent deseign: chi rappresenta lo scienziato deve per forza usare un linguaggio tecnico per avanzare e spiegare le sue prove, i suoi esperimenti ,invece,colui che crede nell'intelligent deseign ha un modo di esprimersi attraverso un linguaggio più semplice, un linguaggio che arriva direttamente agli ascoltatori. Questo l'ho trovato alquanto negativo; ma è giusto che un uomo che conosca poco di scienza venga privato (a causa di un linguaggio prettamente scientifico)di sapere di cosa si stia parlando? Senza dubbio gli uomini di scienza hanno il compito di esprimersi con un linguaggio tecnico,  forse, si potrebbe trovare un modo per far capire al 60% di coloro che non credono alla selezione naturale che vi è una forte veridicità dei dati che affermano la teoria di Darwin. Ieri è scaturito un forte dibattito tra noi studenti, uno fra noi ha affermato :" come si può essere credente  e allo stesso tempo biologo, se da una parte c'è Dio e dall'altra ci sono dati certi... la chiesa che in passato ha perseguitato gli uomini di scienza". Premetto che rispetto la sua tesi però secondo me, si può benissimo essere biologo e credente, basta saper conciliare le due cose. La religione è qualcosa che senti tua, è qualcosa a cui spesso ci si aggrappa quando cerchi qualcosa che nemmeno la scienza è in grado di spiegare. Tutto questo , forse, si basa su un fitto sistema di credenze tramandate dai nostri genitori e ancor prima dai nostri nonni . Pur vero che ancora nessuno è stato in grado di spiegare scientificamente perchè gli umani avvertono tali necessità.  Nell'articolo di Cabibbo , Cabibbo stesso  dice:" (...) per fare scienza occorre operare come se Dio non esistesse. Da questo punto di vista la storia del desegno intelligente è una forma molto ingenua che ha una motivazione soprattutto politica, ovvero trovare un creazionismo che sia accettabile nelle scuole americane. Scoprire la presenza di Dio e fare una scoperta scientifica sono due cose diverse". Aggiungerei: le due cose si possono benissimo conciliare , bisogna stare attenti a non farsi condizionare non del bisogno che ha l'uomo di andare alla ricerca di qualcosa ched non riesce a spiegare( essere credente) , ma stare attenti  all'influenza che la Chiesa possa esercitare sulle scienza. Gabibbo afferma nell'articolo che è importante avere una chiesa che sia al corrente delle cose che accadono nel mondo scientifico...A mio parere sarebbe molto importante riuscire a rendere comprensibile a tutti quello che a volte appare incomprensibile, in modo che ognuno possa essere al corrente di ciò che è effettivamente vero e di ciò che ancora non se ne conosce le cause.

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