JWG

Ein Lehrer, der das Gefühl an einer einzigen guten Tat, an einem einzigen guten Gedicht erwecken kann, leistet mehr als einer, der uns ganze Reihen untergeordneter Naturbildungen der Gestalt und dem Namen nach überliefert. J.W.G.

mercoledì 23 gennaio 2013

ALLEANZA FRA SCIENZA E FEDE

Ancora una volta mi dibatto circa il rapporto tra scienza e fede. Tante sono state e sono ancora le nostre domande su quanto la scienza possa occuparsi della fede, e in modo particolare, aggiungo, della preghiera. Mi è stato proposto un articolo in cui si argomenta proprio questa tematica e che ora vi porto qui di seguito.

Università dell'Arizoma: la preghiera aiuta effettivamente la guarigione.

La stretta alleanza fra scienza e fede appare molto più evidente nelle università e sulle riviste scientifiche piuttosto che sui quotidiani di cronaca. Può la scienza occuparsi della preghiera e dei suoi effetti sull’uomo? Pare di si. E’ quanto riportano SciencaDaily e Physorg.com. Lo studio, effettuato nel 2007 dall’Arizona State University, è stato guidato da David R. Hodge.
Egli ha condotto un’analisi completa di 17 importanti studi sugli effetti della preghiera per intercessione – cioè, la preghiera che viene offerta a vantaggio di un’altra persona -rivolta a persone con problemi psicologici o fisici. Egli ha trovato un effetto positivo. Intervistato dalla Social Work Practice, una delle più prestigiose riviste nel campo del lavoro sociale, ha dichiarato: «In questi anni ci sono stati una serie di studi sulla preghiera per intercessione. Abbiamo condotto quindi una meta-analisi su essi, prendendo in considerazione l’intero corpo della ricerca empirica. Utilizzando questa procedura abbiamo trovato che la preghiera offerta a nome di un altro, produce effettivamente risultati positivi su quest’ultimo».
Il ricercatore ha osservato che lo studio della sua equipe è molto importante perché è un’analisi di vari documenti e non un lavoro unico (la meta-analisi è sostanzialmente un riassunto dei risultati provenienti da varie ricerche sullo stesso argomento). «Questo studio ci permette di guardare il quadro generale -ha continuato-. Attualmente è il più completo ed esaustivo studio di questo tipo su questo tema. Inoltre suggerisce che la ricerca su questo argomento è giustificata, dato che la preghiera verso persone con problemi psicologici o medici può aiutare effettivamente a farle recuperare».
I risultati hanno avuto un’ampia diffusione e, oltre ad essere inclusi nel Social Work Practice, sono apparsi sul Journal of Social Service Research, Journal of Marital and Family Therapy, e Families in Society. Hodge ha anche scritto un libro intitolato: “Assistenza spirituale: un manuale per aiutare i professionisti”.

Pare che questa si sia rivelata una "scoperta", se cosi' si può definire, agli occhi del ricercatore.
A tal proposito mi pongo un ulteriore interrogativo: "Perché non credere con certezza che avere fede può aiutare anche in campo scientifico??". Purtroppo come ben sappiamo molteplici risultano essere le divergenze a riguardo, interpretazioni differenti che, a mio parere, permarranno per sempre dal momento in cui non tutti i ricercatori, in campo puramente scientifico, si manifestano credenti per quanto già possano o meno esserlo di per sé..
E' chiaro, comunque, che quanto scritto nell'articolo ci fa capire che non sempre risulta necessario ricorrere eccessivamente a mezzi "straordinari" (utilizzo, ad esempio, di particolari medicinali) al fine di ottenere degli eseti positivi in merito alla guarigione di una persona.a

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