La madre: <<Avevamo chiesto di evitare solo possibili malattie>>
Il padre: <<Pensavamo se non fosse meglio lasciare qualcosa al caso>>
Genetista: <<Fate che vostro figlio parta in posizione di vantaggio. Purtroppo abbiamo già abbastanza difetti inutili. No, non caricate vostro figlio di fardelli. Ricordate che vostro figlio è la somma di voi due, il meglio di voi due. Potreste naturalmente concepirne altri mille e mai ottenere un risultato simile.
[Gattaca]
Vi propongo tale stralcio di film per riflettere sulle possibili conseguenze pratiche di un erroneo controllo delle scelte in ambito natale. La possibilità di evitare alcune affezioni gravose al futuro nascituro non è condannabile in sè, in quanto presenta un substrato di idee positivo . Ciò che lede ed ostacola tali nobili intenzioni è un controllo ferreo nelle mani sbagliate, la possibilità di una strumentalizzazione di tale pratica per perseguire i propri fini. A questo voglio puntare nella mia riflessione. Come ogni ideologia , anche la più pura, può diventare nella sua applicazione strumento di distruzione disumana perché l'uomo vede in ogni mezzo la possibilità che tale suo fine, sia esso giusto o sbagliato, sia possibile . Tali genitori , nel film, sono costretti dalla società stessa alla standardizzazione del loro futuro figlio, all'omologazione che punta a creare individui perfetti.Tutto ciò avviene a discapito di coloro che , come il protagonista, sono frutto di una combinazione casuale del genotipo dei genitori ma che, ugualmente al fratello, anzi in misura maggiore, è riuscito a smentire il processo che fin dalla nascita lo condannava alla morte prematura, che lo portava ad una discriminazione nei vari ambiti della vita associata.
Un fattore non presentato al vaglio critico in tale società è la possibilità di errore di diagnosi, cosa che dovrebbe essere scontata prendendo in considerazione che tale processo, essendo nelle mani dell'uomo, in quanto essere imperfetto, può presentare delle deficienze alla radice. Ciò a cui non si dà valore nella loro applicazione minuziosa di tale pratica , e nel controllo ossessivo nel catalogare "validi" e " non validi" , è che la possibilità di prevedere tramite il genotipo individuale la vita futura del singolo sia frutto della conoscenza di una frequenza media, e non del soggetto specifico in quanto presupporre la probabilità che si presenti una data malattia non vuol dire che la persona contrarrà tale patologia.
Ciò su cui voglio puntare, oltre che il mancato riconoscimento di un imperfezione di tale metodica ossessiva applicata in Gattaca , è il fatto di stabilire chi realmente ha il sacrosanto diritto di conoscere tali dati, fonte di diversità e discriminazione . Come può essere che il protagonista non sia accettato da nessun istituto fin da piccolo , anche dallo stesso asilo , ed sia disilluso dagli stessi genitori nell'intraprendere una sua determinata passione e sogno a causa del mero calcolo probabilistico fatto sulla sua vita? Tale discriminazione elevata a sistema porta l'individuo ad essere catalogato in una sottoclasse , non più per provenienza sociale o per il colore della pelle (discriminazioni insensate presenti nella nostra realtà ) ma per il fatto di non essere geneticamente perfetto, per cui nessuno avrebbe investito su di lui. Questa realtà non è lontana dalla nostra , considerando diversi parametri di discriminazione, e ciò risulta piuttosto aberrante, e immorale. Tale controllo nelle mani sbagliate spinge indirettamente a rivolgersi al genetista del luogo per evitare tale situazione . Concludo però, sfatando questa pretesa di controllo, con una frase detta dall'individuo che ha permesso a Vincent di perseguire il suo sogno donandogli la sua identità da "valido".
Vincent: " Non so come ringraziarti Gerow"
Gerow:" No, ci ho guadagnato di più io. Io ti ho prestato il mio corpo, tu mi hai prestato i tuoi sogni"
Giusy Famà
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